Vetrate come occhi, sole e terra gli unici alleati.

Le sue vetrate sono grandi occhi, che si aprono quando la casa ha bisogno di luce e calore e si “chiudono” quando i raggi solari devono essere respinti per garantire una temperatura sempre confortevole.
Non ha bisogno di un vero e proprio impianto di riscaldamento, niente termosifoni o pavimenti radianti.

La “casa passiva” copre la maggior parte del suo fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento ricorrendo a dispositivi passivi. Sfrutta il calore del sole trasmesso dalle finestre e quello generato internamente all’edificio dagli elettrodomestici e delle persone. Inoltre è dotata di un impianto di pre-temperamento geotermico, che sfrutta la temperatura della terra.

Fondamentale è una corretta progettazione, che bada a percorsi solari e ombre proiettate.
La base è l’impiego di un isolamento di alta qualità, garante di un clima interno sempre piacevole, caldo e uniforme, completamente privo di angoli freddi.

La Casa Passiva è anche attenta alla salute dei suoi occupanti: la ventilazione domestica ha un ruolo fondamentale; essa è capace di fornire aria pulita, priva di pollini, polveri sottili ed elimina umidità ed odori.

Il risultato sono grandi vetrate esposte a sud e “protette” da un terrazzo con uno sbalzo; vetrate anche sugli altri versanti, questa volta con veneziane integrate nel vetro ed automatizzate, che si aprono e si chiudono a seconda delle necessità.

E le pareti? “In legno lamellare coibentato con isolamento a cappotto in fibra di legno naturale, ed internamente rivestito da placche di gesso, ottime regolatrici di umidità”.

L’intervento è minimalista: pavimento in gres porcellanato, una scala a sbalzo con pannelli in vetro di protezione, e tra i vari spazi, una cucina dove la domotica è regina, e un ampio tavolo in legno che mostra l’anima della casa.

Cliccando questo link potrete vedere un breve video della casa.

Immagini fotografiche: Fabrizio Giraud

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