Svolta Green anche per gli immobili in collina.

Ecco, ci siamo! Con l’imminente  pubblicazione della legge di conversione del D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) e la definizione dei relativi provvedimenti attuativi (Agenzia delle Entrate e Ministero dello Sviluppo Economico) saranno ufficialmente operative e pronte all’uso le nuove detrazioni fiscali del 110% (c.d. Superbonus) previste per gli interventi di efficienza energetica (Ecobonus).

Il nuovo Superbonus 110% si andrà ad aggiungere alle agevolazioni fiscali in materia di edilizia già attive (Ecobonus 65%, Sisma Bonus, Bonus Facciate, Bonus Casa, Bonus Mobili, Bonus Verde). Un’opportunità unica per valorizzare le case della nostra collina o per scegliere di acquistarne una da ristrutturare!

In cosa consiste?
Effettuando lavori di riqualificazione energetica è possibile detrarre fiscalmente dal proprio reddito il 110% della spesa effettuata. Inoltre il Decreto consente in alternativa di cedere il credito fiscale maturato direttamente alle imprese che eseguono i lavori oppure a banche e istituti di credito.

Su quali immobili si può applicare?
Rientrano nell’ambito di applicazione: i condomini, gli edifici unifamiliari, le ville a schiera, gli appartamenti in case plurifamiliari con accessi autonomi dall’esterno. Sono inoltre compresi uffici, negozi, capannoni, purché singolarmente accatastati (edificio composto da una sola unità immobiliare) a condizione che sia posseduto da contribuenti “persone fisiche”. Sono espressamente escluse le categorie catastali A/1, A8 e A9 (case di lusso e castelli). Si può usufruire del superbonus per due unità immobiliari per contribuente, anche sulle seconde case…

Quali lavori sono compresi?
I lavori di isolamento dell’involucro (pareti, tetto, pavimenti e terrazzi) e gli interventi di sostituzione della caldaia con impianti di nuova generazione in pompa di calore o a funzionamento ibrido sono i cosiddetti interventi trainanti principali. Effettuando almeno uno dei due interventi è possibile fruire del Superbonus anche per altri numerosi interventi, quali ad esempio: pannelli fotovoltaici, serramenti, colonnine di ricarica per auto elettriche, ecc…

Quali sono i limiti del bonus?
Affinché i lavori possano rientrare nel Superbonus (anziché nell’ordinaria detrazione del 50% in 10 anni), l’edificio deve effettuare un doppio salto di classe energetica a seguito degli interventi previsti. Sarà il tecnico incaricato della progettazione (architetto, ingegnere o altro professionista abilitato) ad asseverare al termine dei lavori le prestazioni raggiunte, trasmettendo la documentazione all’Enea.
Ovviamente attestazioni infedeli comporteranno la decadenza dal beneficio fiscale.

Cosa fare quindi?
Innanzitutto rivolgersi a professionisti e imprese qualificate, con dimostrata esperienza nel settore specifico dell’efficientamento energetico, poiché scoprire al termine dei lavori che non si sono raggiunte le prestazioni attese sarebbe un serio problema. Il tecnico deve effettuare un sopralluogo, i rilievi e una diagnosi energetica dell’edificio, ipotizzando i differenti scenari di possibili interventi e verificando che sia possibile realizzare il doppio salto di classe energetica. Solo a questo punto potrà essere stimato con modesta approssimazione l’importo dei lavori. Successivamente si procederà con lo sviluppo del progetto esecutivo, del capitolato e del computo metrico che serviranno alle imprese per formulare le offerte economiche e sottoscrivere il contratto di appalto sulla base di determinate prestazioni attese.
Il tecnico vigilerà sulla corretta esecuzione dei lavori affinché siano rispettati i requisiti del progetto e sia quindi possibile a fine lavori procedere con le asseverazioni che danno accesso al Superbonus.

Quali errori non commettere?

1 Sottovalutare l’importanza della diagnosi energetica e della progettazione degli interventi: anche se tutti i lavori fossero gratis, un intervento mal eseguito comporterà continui disagi e costi di ripristino o manutenzione (muffe, condense, fessurazioni dei cappotti, malfunzionamenti dell’impianto, consumi elettrici inaspettati….).

2 Privilegiare gli interventi sugli impianti rispetto a quelli sull’involucro: edifici datati, con limitata coibentazione termica e quindi estremamente disperdenti dal punto di vista energetico, difficilmente diventeranno “efficienti” se non intervengo per ridurre i consumi per dispersioni da muri, tetto e serramenti. In una casa con impianto tradizionale a radiatori priva di isolamento, la sola sostituzione della vecchia caldaia con un moderno ed efficiente impianto in pompa di calore equivale a montare un motore elettrico su un vecchio trattore: difficilmente avrò le medesime prestazioni, dovendo comunque ricorrere ad impianti sovradimensionati con conseguenti costi di consumi elettrici e manutenzioni.

Per approfondire?

Sul sito di RossoMattone architettura sono disponibili approfondimenti scaricabili gratuitamente al seguente link http://www.rossomattonearchitettura.it/web/ecobonus2020/ che rimanda alla pagina dedicata all’Ecobonus 2020, costantemente aggiornata in ragione degli sviluppi normativi.

Immagini fotografiche: Vergnano&Vergnano, Guido Caresio

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