Vivere in collina significa godere appieno della natura autunnale

Immaginate di affacciarvi alle finestre di casa vostra, in una fresca giornata d’autunno, e di tuffarvi nei caldi colori naturali in un intenso e prolungato foliage. Il classico dell’autunno infatti sono sempre le foglie: giallo oro quelle del tiglio (Tilia cordata) o del Ginkgo biloba, meglio se solitari e svettanti tra piante più basse in un giardino, rosso venato di purpureo quelle dell’Amelanchier ovalis, gialle, rosse e vinaccia quelle della vite canadese (Parthenocissus tricuspidata), rosso mattone quelle dell’Acer palmatum “Dissectum”.

Acer palmatum “Dissectum”

Questa esperienza si può vivere tutti gli anni durante l’autunno, in un ambiente come quello della collina torinese. In questo areale infatti il grande valore delle abitazioni è quello di essere inserite in un ambiente naturale spesso a stretto contatto con il bosco.

Una nota di colore unica, che si protrae spesso lungamente anche dopo la caduta delle foglie, fin dentro l’inverno, è quella delle bacche: quelle di Crataegus, Pyracantha, Berberis sembrano soddisfatte del loro colore rosso fuoco, quelle dell’Ampelopsis si mostrano con maggior discrezione come fossero perle grigio/blu, mentre quelle della Callicarpa senza tanti pudori, si presentano in viola, sulla pianta ormai spoglia.

Pyracantha coccinea

Piante da bacca interessanti tutto l’anno

Le piante da bacca sono per lo più specie arbustive. La loro bellezza non si limita al solo periodo autunnale perché sono tutte caratterizzate da una ciclicità stagionale che le rende interessanti in tutti i periodi dell’anno.

Inverno
L’inverno per alcune specie è un momento propizio per fiorire. Come nel caso di Cornus mas (il nostro corniolo occidentale) o di Cornus officinalis (il corniolo orientale) entrambi carichi di piccoli fiori gialli alla fine dell’inverno e di belle bacche nel periodo autunnale. Nel caso del corniolo orientale tra l’altro i frutti rossi persistono a lungo sulla pianta fino all’arrivo dell’inverno.

Cornus mas, il corniolo dai frutti commestibili.

Primavera
Soprattutto la primavera per molte piante da bacca è periodo di intense fioriture.

Molte rose, interessanti per le loro bacche, fioriscono precocemente: Rosa virginiana e Rosa woodsi, a esempio, e già a metà estate portano i cinorrodi rossi tipici delle loro specie, che verranno mantenuti a lungo per tutto l’autunno. Un’altra pianta che fiorisce copiosamente in primavera e regala splendide bacche autunnali è il biancospino (Crataegus monogyna), un arbusto tipico della flora spontanea italiana ma molto interessante anche per il giardino.

Duranta erecta, una tropicale rustica dalle bacche d’oro.

Estate
In estate la Duranta erecta specie tropicale rustica, che tollera fino a -15°, mostra una fioritura lilla/azzurra molto interessante, che dona un tocco esotico ad angoli del giardino o del terrazzo più riparati. La sua preziosa produzione di bacche dorate da fine ottobre fino ai primi di dicembre la rende interessante anche quando perde tutte le foglie. Anche nell’area della collina torinese può essere coltivata con successo, meglio se sul versante esposto a sud/est.

Nandina domestica

In estate anche la Nandina domestica fiorisce in grandi pannocchie che d’autunno si riempiono di frutti rossi. Specie adattabile anche al vaso, è stata molto utilizzata nei giardini pubblici e privati ma rimane una pianta di interesse, anche per i colori rosso/arancio che assumono le foglie nel periodo che va da settembre a febbraio.

Autunno
In autunno tutte le piante nominate, degne di interesse anche durante le altre stagioni, danno davvero il loro meglio. Le bacche si accostano alle foglie cangianti e alla forma e ai colori delle cortecce. Il giardino diventa un vero spettacolo che, se ben orchestrato nella scelta delle specie e nel susseguirsi di produzione di bacche e frutti, non è mai privo di interesse, anche nelle giornate più coperte.
Provate a realizzare una siepe mista, dal portamento naturale, alternando alcuni arbusti di altezza e sviluppo diversi, come Berberis ottawensis, Crataegus X lavallei, Aronia prunifolia

Berberis vulgaris

Viburnum rhytidophyllum, Callicarpa bodinieri, Hypericum androsaemum… in compagnia di alcune rose da bacca più basse, dal portamento arbustivo, come Rosa rugosa “Caporosso” o anche Rosa “Robin Hood”, e poi mi direte.

Viburnum rhytidiphyllum, sempreverde dalle foglie cuoiose.
Crataegus X grignonensis

Le piante da bacca in giardino: molti benefici per gli amanti della natura.

Non sarebbe bello affacciarsi alle finestre di casa vostra, in una fresca giornata d’autunno, ammirando il luminoso fogliame dorato di un Crataegus X grignonensis, carico di frutti rosso fuoco, riuniti in grappoli, presi d’assalto da allegre bande di cinciallegre, merli, fringuelli, capinere e altri uccelli frugivori e granivori. Così, inserire nel proprio giardino alcune piante da bacca autunnale e invernale diventa una scelta virtuosa, che crea un continuum con l’ambiente boschivo, regalando l’opportunità di entrare in relazione anche con il mondo animale, che dal bosco passa a visitare i giardini, attratto dai piccoli frutti appetibili.

Oltre all’importanza ornamentale il valore aggiunto delle piante da bacca è dunque quello, ecologico, di nutrire l’avifauna in un periodo generalmente duro e caratterizzato da una maggior scarsità di cibo.

Callicarpa bodinieri dalle bacche color viola, Nandina domestica dalle spighe cariche di frutti rossi, Viburnum rhytidophyllum, Viburnum opulus con le loro infruttescenze rosse a corimbo, sono solo alcune delle moltissime specie da bacca che si possono mettere a dimora in giardino. Questo è ancora il momento giusto per farlo, prima dei geli notturni e mattutini di fine dicembre e gennaio.

Immagini fotografiche: Manuela Cerri

Viburnum opulus
Condividi adesso