Le ciliegie
Oltre a essere belle, sono molto buone.

Mi ricordo quando ero bambina gli orecchini di ciliegia. Era la cosa che più adoravo fare, cercare le ciliegie attaccate a due a due per agganciarmele alle orecchie, più ancora che mangiarle. Colpa della nonna che mi diceva che dopo San Giovanni dovevo stare attenta ai giuanin, il bruco della frutta in piemontese, e io che non sapevo bene quando fosse questo San Giovanni, per andare sul sicuro, me le appendevo alle orecchie e basta. Crescendo ho poi scoperto che, oltre a essere belle, erano anche buone.
Di recente mi sono imbattuta in due notizie totalmente non correlate tra di loro che avevano come protagonista proprio la ciliegia. La prima riguarda un Guiness World Record. Pare che qualche giorno fa, a Treviso, abbiano raccolto una ciliegia da ben 24.8 g., praticamente delle dimensioni di un’albicocca, che supera il precedente record detenuto da una ciliegia cilena di 23.9 gr. Devo ammettere che la prima cosa che ho pensato è stata: lì dentro si che ci potrebbe vivere un bel giuanin. La seconda notizia riguarda invece dei semi di ciliegio che sono stati mandati a spasso sulla Stazione Spaziale Internazionale, e pare che le radiazioni cosmiche ricevute abbiano accelerato la fioritura degli alberi che sono poi nati da quei semi, con un anticipo di circa sei anni rispetto al loro bioritmo naturale.

I ciliegi in fiore sono uno degli spettacoli più belli che la primavera ci regala. Si narra siano stati introdotti in Italia dagli antichi romani, e in seguito diffusi sulle nostre colline dai Savoia e dagli eremiti Camaldolesi.

La produzione italiana di ciliegie è tra le prime al mondo, sia come qualità che quantità; del nostro territorio sono famosissime le ciliegie di Pecetto, presenti sia nella variante tenerina (propriamente dette in piemontese cirese) che duracina (duroni, o grafion in dialetto), e le amarene di Trofarello.

La ciliegia può essere utilizzata in cucina in molti modi differenti: dalla preparazione delle confetture, sciroppi, canditi, alla preparazione di liquori come il Kirsch tedesco o più nostrani maraschino e Ratafia. Ricche di vitamine e sali minerali, hanno proprietà diuretiche e anti-ossidanti. Sono quindi un ottimo frutto estivo da gustare e usare nella preparazione delle torte, come quella di cui vi presentiamo questa golosa ricetta.

Ricetta: Francesca Maggio

Immagini fotografiche torta: Francesca Maggio
Immagini fotografiche paesaggi: Vergnano&Vergnano

Ricetta della Torta di ciliegie

Dosi
120 g. di mascarpone
40 g. di zucchero
40 g. di miele
200 g. di uova
300 g. di farina
16 g. di baking
la scorzetta grattugiata di 2 lime
60 g. di olio extra vergine d’oliva
1 kg di ciliegie denocciolate
Per lo sciroppo:
200 g. di zucchero
200 g. di acqua
50 g. di Kirsch

Procedimento
Preparate uno sciroppo portando ad ebollizione l’acqua con lo zucchero, lasciate raffreddare unite il Kirsch e mettete a macerare le ciliegie per un paio di ore.
Lavorate in planetaria con la foglia il mascarpone, lo zucchero, il miele, e la scorzetta grattugiata di lime. Aggiungete la farina precedentemente setacciata con il baking, le uova e l’olio extra vergine d’oliva.

Sgocciolate bene le ciliegie e mettetene metà nell’impasto, rimescolate delicatamente.
Imburrate e spolverizzate di zucchero lo stampo scelto, versate il composto e sistemate le ciliegie.
Cuocete in forno a 180° per 30 minuti circa, lasciate intiepidire, sformate e lucidate con gelatina neutra.

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