Un servizio per chi usa la bicicletta

Attrezzi e aiuto per riparare la bibcicletta da sé.

La Ciclofficina, nata nel mese di marzo del 2017 in seguito alla stipula di Patto di Condivisione tra l’associazione Fiab – Muoviti Chieri e il Comune di Chieri, si trova nella Cittadella del Volontariato in via Giovanni XXIII 8, a Chieri, in un locale del complesso dell’Ex Mattatoio di proprietà comunale.

Le attività principali sono le seguenti:

  • la condivisione dell’attrezzatura per la riparazione e manutenzione della bicicletta in collaborazione con gli utenti e con l’assistenza una decina di volontari con esperienza nel settore;
  • il ritiro delle biciclette usate e successiva revisione e risistemazione: a seconda delle necessità, queste sono messe a disposizione delle attività promosse dalle associazioni Fiab o da altri enti di volontariato.

In alcuni casi sono date in prestito gratuito a persone in stato di bisogno, studenti o lavoratori temporaneamente residenti in città.

Dopo la lunga chiusura dovuta all’emergenza sanitaria la Ciclofficina è tornata in piena attività: è aperta il lunedì, martedì, venerdì e sabato con orario 9-12,30.

In uno di questi sabati abbiamo servito una trentina di persone. Adesso che ci si può spostare nuovamente in libertà sono in molti ad aver tirato fuori le biciclette, afferma il coordinatore Marco Ercole, con cui collaborano Renato Ronco, Bruno Cedrini, Lorenzo Baudino, Claudio Girotto, Francesco Visentin e Richard Smart.

“In realtà non ci siamo mai fermati – prosegue Ercole – Non appena l’emergenza s’è un po’ allentata abbiamo iniziato a riparare biciclette a casa nostra: certo che qui è un’altra cosa”.

I volontari hanno allestito postazioni all’aperto, a distanza di sicurezza: “La gente arriva e ci consegna la bicicletta da riparare. Lavoriamo in sicurezza, tutti con la mascherina: nell’officina entriamo solo noi”.

La precedenza è per chi usa la bicicletta come mezzo di trasporto: “Per andare a lavorare, oppure per fare la spesa. E poi ci sono i bambini, magari con una gomma a terra”. Il servizio è gratuito, chi può lascia un’offerta: “Dove possibile il materiale lo forniamo noi: magari da due catene ne ricaviamo una. A chi chiede interventi più complessi, tipo la sostituzione dei copertoni, chiediamo di comperare il materiale da negozi della zona oppure al mercato, e poi noi glielo montiamo. Il nostro infatti è volontariato, non vogliamo fare concorrenza a chi ripara biciclette per lavoro. Anzi, ai professionisti togliamo lavoretti di poco conto che per loro sono quasi un intralcio”.

L’idea è di offrire un servizio, ma anche di insegnare a prendersi cura della propria bicicletta: È un concetto che viene colto soprattutto dai giovani, che infatti si interessano alle riparazioni. Se invece si presenta una signora di una certa età le diciamo di lasciarci la bici, e di passare a riprenderla quando ha finito il giro al mercato.

Il gruppo di volontari è molto affiatato, come testimoniano le immagini della “merenda sinoira“ di sabato 20 giugno.

Immagini fotografiche: Vergnano&Vergnano

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